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Passa la riforma delle Camere di commercio

Un salto in avanti per tutto il sistema delle imprese. A sedici anni dal precedente intervento, la riforma delle Camere di Commercio ha avuto il suo definitivo via libera dal Governo. Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola ha approvato il decreto legislativo di riforma della disciplina delle Camere di Commercio, dando attuazione alla legge delega contenuta nella “legge Sviluppo”. 

Dopo un approfondito confronto con le Regioni, cambia quindi la disciplina delle 105 Camere di Commercio italiane che rappresentano oltre sei milioni di imprese e partecipano in modo significativo a molte importanti infrastrutture del Paese. Viene particolarmente rafforzato il ruolo di coordinamento delle Unioni regionali: viene infatti valorizzato il loro ambito di soggetti di raccordo tra le Camere ed il sistema regionale.

 “Con questa riforma- dice il ministro Scajola- si introduce un significativo rafforzamento della capacità di azione delle Camere di Commercio soprattutto per la promozione per lo sviluppo delle autonomie locali, utile non solo in questa fase di ripresa economica ma, soprattutto, come elemento funzionale a rendere più competitivo il Sistema Italia”.

Queste le novità di maggior rilievo operate dal decreto legislativo di riforma:
Organi: Viene inserita la rappresentanza dei professionisti nei Consigli camerali e vengono semplificate le modalità di composizione degli organi.  

Compiti: Si rafforzano le competenze delle Camere su tre linee di lavoro:
1. internazionalizzazione e promozione all'estero delle nostre aziende, in raccordo con le strategie del Governo;
2. semplificazione per le attività delle imprese attraverso la telematica;
3. promozione dell'innovazione e del trasferimento tecnologico.

 Efficienza e riduzione dei costi: Si introduce il "Patto di Stabilità” per il sistema camerale; si prevede che le Camere più piccole debbano accorpare i loro servizi; non si possono istituire nuove Camere di commercio se non in presenza di un numero minimo di aziende (40.000).   
Federalismo
: Vengono potenziate le Unioni regionali e valorizzato il raccordo con le Regioni anche attraverso lo strumento degli accordi di programma.

"La riforma delle Camere di commercio fa fare un salto in avanti a tutto il sistema delle imprese e al Paese, verso un assetto più moderno e in grado di rispondere alle sfide del nostro tempo". Questo il commento del Presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, all'approvazione del decreto.

Comunicato stampa

Ultimo aggiornamento

30-08-2022 16:08