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Successo per l’Unità d’Italia vista dalla tavola dell’Emilia-Romagna

Grande partecipazione, da parte della stampa specializzata, alla degustazione promossa dall’Assessorato regionale all’Agricoltura e Apt Servizi Emilia-Romagna, nell’ambito dell’ottava edizione di Identità Golose, il Congresso della cucina d’autore che si è svolto a Milano.
Protagonisti dell’iniziativa, i cuochi dell’Associazione “Chef to Chef emiliaromagnacuochi” (nata da una iniziativa che ha coinvolto l’Assessorato regionale all’agricoltura, Unioncamere ed Upi Emilia-Romagna) con una degustazione, intitolata  “Le ricette che il tempo non cancella”, di piatti regionali dedicati a personaggi e luoghi protagonisti del processo di unificazione dell’Italia.

L’Unità d’Italia, di cui quest’anno si celebrano i 150 anni, ha trovato una perfetta sintesi a tavola trent’anni più tardi, nel 1891, data di pubblicazione della prima edizione de “La scienza in cucina e l’arte di mangiare bene” del romagnolo Pellegrino Artusi, considerato il primo decodificatore della cucina regionale del Belpaese. Proprio dalle ricette di Artusi è partita la presenza dell’Emilia-Romagna a Identità Golose.

Paolo Teverini ha proposto i cappelletti all’uso di Romagna, ricetta n.7 tratta da “La scienza in cucina e l’arte di mangiare bene”, mentre Marcello Leoni e Igles Corelli hanno realizzato, in ricordo della “trafila” Garibaldina (la fuga di Garibaldi attraverso le Valli di Comacchio, inseguito dalle truppe austriache), un risotto alla cacciagione di valle con gelato al Parmigiano-Reggiano. Al parmense Massimo Spigaroli il compito di render omaggio a Giuseppe Verdi attraverso il suo piatto preferito, la Spalla di San Secondo, mentre Massimo Bottura, parafrasando il racconto di Edmondo de Amicis, ha proposto un piatto intitolato “Dagli Appennini all’Etna” e Massimiliano Mascia e Valentino Marcattilii hanno chiuso in bellezza la degustazione con un “piemontese di patata di Bologna in salsa di gianduia”, un omaggio ad Artusi e all’utilizzo, nelle ricette riportate nel suo libro, delle patate nelle preparazioni dei dessert.

La degustazione è stata arricchita dalla presentazione della nuova edizione de “La scienza in cucina e l’arte di mangiare bene” curata da Alberto Capatti, docente di storia della cucina e della gastronomia. Proprio nel marzo 2011 ricorrono i 100 anni dalla scomparsa di Artusi, la cui opera, tradotta in 5 lingue, è ritenuta oggi uno dei massimi prodotti culturali della società italiana del secondo Ottocento.
Nel corso della degustazione, è stato festeggiato con un brindisi d’ onore Massimo Bottura,  titolare dell’Osteria Francescana di Modena,  eletto “Chef dell’anno” da parte dell’Accademia mondiale della cucina, organismo con sede a Parigi, cui afferiscono tutte le accademie di cucina del mondo, inclusa quella italiana, una ventina in tutto. La motivazione ufficiale: “quella del modenese è una sintesi perfetta di "tradizione, scienza e arte”. Bottura succede nel riconoscimento a cuochi del calibro di Bocuse, Blumenthal, Adrià, Guerard.

Massimo Bottura, e con lui l’associazione di cuochi stellati “Chef to Chef” è stato testimonial di diverse iniziative volte a valorizzare i prodotti tipici e della tradizione emiliano-romagnoli.
Cheftochef è associazione di cuochi e patron dell’Emilia-romagna, dei professionisti del gust, ma attenti alla qualità dei prodotti e al coinvolgimento dei consumatori. Per questo oltre ai soci chef sono associati i migliori produttori e fornitori e i gourmets di riferimento. L’obiettivo è di favorire l’ evoluzione della gastronomia regionale e la sua affermazione a livello nazionale ed internazionale.
“A nome degli imprenditori dell’Emilia-Romagna esprimo soddisfazione per il grande valore del premio attribuito a Massimo Bottura. E’ un riconoscimento che attesta la Sua cultura profonda della tradizione e la Sua capacità di innovazione gastronomica. Questo premio La ripaga del lungo impegno profuso negli anni ed è il presupposto per una ulteriore crescita professionale che non potrà mancare di dare lustro agli imprenditori di settore della nostra regione”.

Così Andrea Zanlari, presidente di Unioncamere Emilia-Romagna, esperto del settore agroalimentare, docente di storia e cultura dell'alimentazione all’Università di Parma, ha commentato così l’attribuzione a Massimo Bottura del riconoscimento di miglior chef del mondo.

www.cheftochef.eu

Ultimo aggiornamento

30-08-2022 16:08