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Il rapporto “L’economia dell’Emilia-Romagna – Aggiornamento congiunturale”

 

Bene l'export, ma crescono pure i consumi interni. E' la sintesi del rapporto "L'economia dell'Emilia-Romagna-Aggiornamento congiunturale" che è stato presentato a Bologna nella sede della Banca d'Italia. A certificare la ripresa dell'economia emiliano-romagnola è Bankitalia, che diffonde i dati relativi al primo semestre del 2015.

"Stanno migliorando le condizioni del mercato del lavoro e quelle del credito", spiega il direttore della sede di Bologna della banca centrale, Francesco Trimarchi, sintetizzando i dati emersi dall'aggiornamento congiunturale sullo stato di salute dell'economia emiliano-romagnola.

A trainare la ripresa sono in particolare i settori dell'industria e dei servizi, mentre le costruzioni faticano a uscire dal tunnel della crisi, anche se anche in questo comparto qualcosa comincia a muoversi. Buone anche le prospettive per i prossimi mesi, visto che si attende un consolidamento della ripresa, con riflessi positivi anche sull'occupazione. La produzione industriale è cresciuta dell'1,8%, grazie soprattutto alla spinta delle macchine e dei mezzi di trasporti, i settori con maggior vocazione alle esportazioni. Anche la domanda cresce in maniera analoga (+1,3%). Le esportazioni crescono del 4,4%, con una media di poco inferiore a quella nazionale. Le vendite all'estero di macchine industriali, circa un terzo del totale, registrano una crescita dell''1,9%. Boom dell'export dei mezzi di trasporto, +15,9%.

Rispetto al 2014, di contro, si rileva una riduzione dell'export verso i paesi Ue, con cali verso la Germania (-2,8%) e Francia (-1,5%), e aumento del 7,8% per le destinazioni extra-comunitarie: in testa gli Stati Uniti, ormai secondo sbocco commerciale per le merci emiliano-romagnole (24,2%). All'aumento delle esportazioni verso gli Usa, fanno da contraltare le forti riduzioni delle merci dirette verso Russia, Brasile e Cina (-32,4%, -14,6% e -2,8%). Segnali positivi arrivano dal mercato immobiliare, con una crescita del 3,1% delle compravendite, complice, forse, l''ulteriore calo dei prezzi (-1,2%).

I numeri del Cresme, rielaborati da Bankitalia, dicono che i bandi per i lavori pubblici sono cresciuti in numero (+35%) e in valore. Gode buona salute, invece, il settore dei servizi.

Il commercio al dettaglio, il più duramente colpito dalla crisi, vede una crescita dell''1,2% nel primo semestre. Bene anche il turismo (+1,3% dei pernottamenti da gennaio ad agosto) e i trasporti (+0,3% i movimenti veicolari). La ripresa fa sentire i primi, flebili, effetti sul mercato del lavoro, con l'occupazione aumentata dello '0,3%. Il tasso di disoccupazione è sceso all'8,3% (era all'8,6% l''anno prima).

Sul fronte creditizio: la flessione dei prestiti bancari si e'' progressivamente attenuata (-2,2% alle imprese, contro il -3,1% della fine del 2014) e sono migliorate le condizioni di accesso al credito, anche per le aziende con rating bassi. Nella prima parte dell'anno, inoltre, sono stati erogati mutui alle famiglie per circa 1,4 miliardi, incremento solo in parte attribuibile ai contratti di surroga che hanno rappresentato circa un quinto dei nuovi mutui.

(fonte. Agenzia Dire)

Nel corso dell' incontro con stampa è stato anche presentato il nuovo biglietto da 20 euro serie Europa che entrerà in circolazione il 25 novembre.

 

il link alla pubblicazione L'ECONOMIA DELL’EMILIA-ROMAGNA – AGGIORNAMENTO CONGIUNTURALE

I testi degli altri rapporti regionali saranno disponibili sul sito internet della Banca d'Italia nella collana Economie regionali

Ultimo aggiornamento

30-08-2022 16:08