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Turismo con il segno più

Turismo fattore di sviluppo, in modo diffuso, in Emilia-Romagna. E’ quanto confermano le anticipazioni di uno studio dell’Osservatorio turistico regionale che sarà presentato a settembre.

Oltre 17 milioni di presenze (+7,6%), in aumento sia gli italiani (+7,4%) che gli stranieri (+8,5%). E il settore incide per 14,6 miliardi sull’economia regionale (11%), con 160mila dipendenti: questi primi dati confermano quanto si va affermando da tempo. La crescita del turismo in regione passa sicuramente dal rendere sempre più competitiva l’offerta della Romagna e delle aree a forte vocazione turistica, ma anche dalla capacità di valorizzare quei territori dell’Emilia che, sia direttamente che indirettamente, hanno le potenzialità per generare elevati valori di ricchezza turistica.

Sono intervenuti alla presentazione:

  • Andrea Corsini, Assessore Turismo Regione Emilia-Romagna
  • Guido Caselli, Ufficio Studi Unioncamere Emilia-Romagna
  • Alberto Zambianchi, Presidente Unioncamere Emilia-Romagna
  • Stefano Bonaccini, Presidente Regione Emilia-Romagna

"Sono numeri che parlano da soli - afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini - e che si inseriscono in una tendenza di crescita della nostra economia e dell’occupazione, +1,4% il Pil regionale nel 2016 e disoccupazione scesa sotto il 7% dal 9% di inizio legislatura, che pongono l’Emilia-Romagna al vertice a livello nazionale e che ne fanno un territorio in grado di competere con le aree più avanzate a livello europeo e internazionale. E sono numeri che dimostrano che non ci sbagliavamo quando dicevamo che il turismo può valere il 10% del Pil regionale, come si vede dai dati sul valore aggiunto del settore, che incide per l’11% sull’economia emiliano-romagnola. Per non dire dell’aumento di arrivi e presenze nei primi sei mesi di quest’anno. L’aver puntato sulla valorizzazione complessiva dei territori, con la nuova legge sul turismo, su brand che ormai ci rappresentano nel mondo (Motor Valley, Food Valley e Wellness Valley), e sulla collaborazione tra istituzioni e imprenditori invece che sulla competizione fra aree geografiche, sta pagando. Stiamo rendendo l’Emilia-Romagna una regione sempre più attrattiva - chiude Bonaccini - una strada sulla quale insisteremo con ancora più forza".

Per l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini,con questi dati il turismo si conferma un’industria strategica della nostra regione e un pilastro per la crescita economica e il raggiungimento della piena occupazione. Abbiamo infatti superato il 10% del Pil regionale, che era uno degli obiettivi politici di questa legislatura. Ora continuiamo a lavorare per far crescere ulteriormente il settore, anche nelle aeree storicamente meno vocate ma oggi fondamentali per aumentare l'attra ttività regionale perché ricche di eccellenze, di Destinazioni e di prodotti con un forte profilo internazionale".

La legge di riforma delle Camere di commercio ha introdotto tra le attività di competenza del sistema camerale anche quelle legate alla promozione del turismo”, sottolinea Alberto Zambianchi, presidente di Unioncamere Emilia-Romagna. “Da un lato significa qualificare ancora di più le Camere di commercio quale casa delle economie locali, dall’altro riconosce al turismo un ruolo da protagonista nello sviluppo economico. Rendere esplicito il ruolo del sistema camerale per la promozione turistica significa stimolarle ad attivarsi esattamente come avviene per l’industria o il commercio. Muovendosi nel solco dell’intersettorialità e delle filiere multisettoriali, promuovendo e facilitando le relazioni tra persone e imprese per cogliere le tante opportunità offerte dal mondo che cambia”


Documentazione allegata:

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Ultimo aggiornamento

30-08-2022 16:08