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Vent'anni di Cofiter guardando avanti

Per i Confidi c’è futuro. Perché dei Confidi c’è necessità. Soprattutto se sanno adeguarsi e modificarsi in ossequio alle esigenze di un mercato che cambia in fretta e vede aziende desiderose di crescita e altre con la pretesa di sopravvivere. E invece oggi la selezione basata sulla capacità di intercettare e usare consulenze mirate è importante. È quanto è emerso al convegno "Tra diversificazione e cambiamento", organizzato da Cofiter - 30 mila soci, enti promotori Confcommercio Confesercenti - che si è svolto all' hotel Savoia di Bologna e moderato dal responsabile sede Emilia Romagna agenzia Ansa, Leonardo Nesti. La capacità dei Confidi di incidere sullo sviluppo del territorio è stata sottolineata da Unioncamere Emilia-Romagna, nell'intervento del segretario generale Claudio Pasini, che ha rimarcato l’attuale difficoltà delle Camere di commercio di destinare risorse (in seguito a riordino camerale) ma anche l’obiettivo di tornare a sostenerli, “perché crediamo nel ruolo dei Confidi per l’accesso al credito”. Sulla capacità dei Confidi di sopperire negli ultimi anni alle difficoltà delle banche, si è concentrato l’assessore regionale al Commercio e Turismo Andrea Corsini. I lavori sono stati introdotti dal presidente Cofiter, Marco Amelio, secondo il quale tutti i soggetti economici, quindi anche Cofiter, debbono costantemente aggiornarsi e formarsi. “Alle aziende dobbiamo dare ciò che pretendiamo da loro”. Tra i relatori anche Daniela Bastianelli, senior project manager di Nomisma; Pierpaolo Brunozzi, direttore strumenti di garanzia di Medio Credito Centrale;  Elwin Groenevelt, Ceo of Qredits - president of EMN Board; Carlo De Simone, servizio external relations di Simest; Marco Barbero, direttore generale di Cofiter; Roberto Gaido, area organization & business development di Cofiter; Matteo Iubatti, amministratore delegato di Archita Engineering.

Ultimo aggiornamento

30-08-2022 16:08