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Economia a rischio per le limitazioni al traffico sull’asse del Brennero

In Austria, il Governo del Land del Tirolo ha presentato il nuovo piano di misure da attuare in caso di superamento dei valori limite nell’aria, finalizzate alla riduzione delle emissioni. Il progetto prevede per i mezzi pesanti progressive modifiche attraverso ordinanze ai divieti di circolazione notturno, di transito settoriale e per classi euro.

Le misure in programma danneggerebbero l’economia italiana limitando la mobilità.

In ogni caso è inaccettabile la disparità di trattamento prevista per il traffico merci di transito rispetto a quello con origine e/o destinazione il Tirolo.

Per questo, le Camere di commercio e Unioni regionali posizionati lungo l’asse del Brennero esprimono forte criticità riguardo a qualsiasi forma di provvedimento che limiti la libera circolazione nella UE in aperta violazione dei trattati internazionali.

Allo stesso tempo, il Sistema Camerale è aperto alla discussione e pronto ad avanzare proposte in merito a misure di medio periodo, quali tratte di accesso efficienti anche legate alla modalità ferroviaria, in attesa del completamento della Galleria di Base del Brennero.

L’Unione regionale delle Camere di Commercio dell’Emilia-Romagna pur rigettando la politica dei divieti senza alternative, è comunque disponibile a trovare un punto di equilibrio tra la salvaguardia dell’ambiente e lo sviluppo delle relazioni economico-commerciali.

La soluzione deve quindi necessariamente passare dalla ricerca ed attuazione di una politica dei trasporti attraverso l’arco alpino il più possibile condivisa, che bilanci le istanze ambientali con le ragioni dell’economia.

Nell’ottica di sostenibilità ambientale e sicurezza, al fine di dare più tempo alle aziende di autotrasporto, prevedendo anche sistemi di premialità incentivante, per rinnovare il proprio parco veicolare, si potranno ipotizzare limitazioni di transito da applicare a tutti i mezzi, senza distinzione di provenienza o destinazione, che prevedano il blocco per i mezzi Euro IV a partire dal 1/1/2022 e per i mezzi Euro V a partire dal 1/1/2025.

Deve essere invece assicurata la libera circolazione per i mezzi Euro VI e gli altri mezzi a basso impatto.

L’Unione regionale delle Camere di Commercio dell’Emilia-Romagna ritiene inoltre che il divieto notturno di transito dal 1/1/2021 per i mezzi Euro VI (finora consentito pagando oltretutto un pedaggio superiore), sia una norma “miope” che non considera le conseguenze negative generate in primo luogo sul traffico diurno. Pertanto si chiede l’eliminazione del divieto notturno in Austria, per contribuire a rendere più fluido e sicuro il traffico, evitando il cumulo del traffico pesante con quello dei pendolari nelle prime ore della mattina e l’aumento del traffico diurno.

Unioncamere Emilia-Romagna evidenzia alcune proposte alternative ai divieti pianificati dal Governo tirolese:

l’accelerazione dei lavori relativi alle tratte ferroviarie di accesso da nord e da sud;  il miglioramento della linea ferroviaria esistente; la costruzione di terminali intermodali efficienti lungo il Corridoio.

In allegato la lettera del presidente Alberto Zambianchi nella versione integrale

Allegati:

Lettera (pdf)

Comunicato stampa (pdf)



Ultimo aggiornamento

30-08-2022 16:08