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Al 31 marzo 2023 le imprese attive giovanili emiliano-romagnole sono salite a quota 26.911 pari al 6,8 per cento delle imprese regionali. È proseguita più contenuta la tendenza positiva avviata con il primo trimestre del 2021 che ha fatto registrare un incremento di 231 unità (+0,9 per cento) rispetto allo stesso periodo dello scorso per anno, grazie all’aumento delle imprese nelle costruzioni e nei servizi diversi dal commercio. Al contrario si è accentuata la tendenza negativa per le imprese non giovanili regionali (-1,4 per cento, -5.118 unità).
È quanto risulta dai dati del Registro delle imprese delle Camere di commercio elaborati da Unioncamere Emilia-Romagna.

Con l’avvio del 2022 il tasso di variazione delle imprese giovanili regionali si è andato riducendo, ma è rimasto positivo, mentre si è rafforzata decisamente la tendenza negativa a livello nazionale. A fine marzo 2023 le imprese giovanili a livello nazionale sono diminuite di 13.140 unità (-3,1 per cento) rispetto a un anno prima. Al contrario, la consistenza delle altre imprese attive nazionali è sì diminuita (-1,0 per cento), ma in misura lievemente inferiore rispetto a quanto avvenuto in regione.
Nel periodo in esame, la consistenza della base imprenditoriale giovanile si è ridotta in diciassette regioni italiane. Gli aumenti più rilevanti si sono avuti in Trentino-Alto Adige (+2,4 per cento) e proprio in Emilia-Romagna (+0,9 per cento).

L'analisi completa delle Imprese giovanili
I dati delle Imprese giovanili

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Ultimo aggiornamento

03-11-2023 13:11

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Comunicato stampa nr. 13/2023

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