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Addio a Dario Mengozzi

 

Nella notte di lunedì 30 marzo si è spento all'età di 90 anni, Dario Mengozzi, uomo delle istituzioni, dello sviluppo, della solidarietà e della giustizia sociale.


Nato a Forlì il 4 settembre 1929, Mengozzi si trasferì a Modena già all’età di sei anni, dove si diplomò in ragionere, proseguendo gli studi di economia, e laureandosi poi in Scienze politiche.

Mengozzi fu al vertice provinciale delle Acli negli anni Cinquanta, segretario provinciale della Dc tra il 1959 e il 1963, deputato al Parlamento dal 1963 al 1972 dove fece parte della XI Commissione agricolture e foreste e della Commissione speciale per l’esame dei progetti di legge relativi alle zone depresse del centro-nord.

Assunse la guida dell’Unione provinciale delle cooperative di Modena nel 1969 (carica tenuta fino al 1983 quando sarebbe stato eletto presidente nazionale di Confcooperative.

Nel 1974 fu eletto presidente della Camera di Commercio di Modena, carica ricoperta fino al 1984. Appena insediatosi dovette affrontare la profonda crisi economica di alcune delle più importanti industrie modenesi – la fabbrica di auto sportive «Maserati», le «Fonderie di Modena» e la fabbrica di serrature «Corni» – puntando alla maggiore collaborazione possibile tra gli enti locali (oltre alla Camera di commercio, anche l’amministrazione comunale e provinciale di Modena) e i rappresentanti dei lavoratori, in modo da trovare una soluzione condivisa alla grave situazione venutasi a creare. In quegli anni si occupò, tra l’altro, della costituzione della nuova sede della Borsa Merci, dello spostamento della Fiera di Modena in località Bruciata e della costituzione della nuova sede del Centro doganale di Campogalliano.

Dal 1976 al 1978 fu presidente di Unioncamere Emilia-Romagna, secondo modenese alla guida dell'ente regionale dopo Claudio Leonelli.

Fu poi presidente di Unioncamere nazionale dal 1979 al 1983.

Nello stesso periodo rivestì anche la carica di presidente di CERVED, Società di informatica delle Camere di Commercio italiane.

Dal 1978 al 1980 fu componente del CNEL, Consiglio nazionale dell’Economia e del Lavoro.

Fece parte, dal 1979 al 1987,  del consiglio di amministrazione della Cassa di Risparmio di Modena.

Fu presidente nazionale di Confcooperative dal 1983 al 1991.

Tra il 1994 e il 2002 fece parte del Comitato economico e sociale europeo (Cesa).

È stato, assieme a Luigi Paganelli, promotore del Centro culturale Francesco Luigi Ferrari di cui è stato presidente dal 1997 al 1999, e promotore della Fondazione Ermanno Gorrieri per gli studi sociali nel 2005.

Il mondo economico e delle istituzioni

Esprimono profondo cordoglio il Presidente Giuseppe Molinari la Giunta, il Consiglio, il Segretario Generale e la struttura tutta della Camera di Commercio di Modena esprimono profondo cordoglio.

Con loro anche il Presidente Alberto Zambianchi, il Segretario Generale, la Giunta, il Consiglio e tutto lo staff di Unioncamere Emilia-Romagna.

E ancora, i presidenti nazionale, regionale e provinciale di Confcooperative: Maurizio Gardini, Francesco Milza e Carlo Piccinini, il sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli e numerose personalità del mondo delle istituzioni e del mondo economico

Ultimo aggiornamento

30-08-2022 16:08