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Unioncamere Emilia-Romagna ha analizzato i dati Istat delle esportazioni delle regioni italiane.
Nell’inverno 2025 il valore delle esportazioni emiliano-romagnole ha subito una nuova flessione tendenziale (-1,1 per cento), solo più contenuta di quella pesante precedente, ed è sceso a 20.700,8 milioni di euro, pari al 12,9 per cento dell’export nazionale. I prezzi alla produzione industriale per il mercato estero rilevati a livello nazionale nel trimestre hanno avuto una ripresa tendenziale più marcata di quella precedente (+1,1 per cento), quindi, senza la pretesa dell’esattezza, la flessione del dell’export regionale dovrebbe essere stata più ampia in termini reali. Il dato regionale contrasta con quello positivo e in accelerazione del complesso dell’export nazionale (+3,2 per cento).
I principali contributi settoriali negativi sono giunti dal quasi annullamento dell’export di prodotti dell’industria del tabacco (-84,3 per cento), dalla nuova flessione dei macchinari e apparecchiature (-5,7 per cento) e dall’accentuata tendenza negativa per la moda (-7,1 per cento). Al contrario hanno dato apporti positivi rilevanti la ripresa della tendenza positiva delle esportazioni di mezzi di trasporto (+10,5 per cento) e la continua crescita dell’export alimentare e delle bevande (+9,9 per cento).
Le esportazioni verso l’Unione europea a 27 hanno invertito la tendenza in positivo (+2,5 per cento) e sono salite a 11.370,6 milioni di euro, pari al 54,9 per cento del totale, grazie a una leggera ripresa nel cuore dell’Europa a inizio del 2025. Dall’autunno 2024, prima della “guerra dei dazi”, le esportazioni sui mercati americani evolvono in negativo, in misura più contenuta (-3,3 per cento) nel trimestre (negli Usa -2,8 per cento) e sono scese a 3.431,7 milioni di euro (16,6 per cento del totale). Ma l’andamento regionale complessivo è derivato dall’accelerazione della discesa (-12,1 per cento), avviata dall’estate 2024, delle esportazioni sui mercati asiatici (il 12,7 per cento del totale, 2.637,4 milioni di euro), determinata dai risultati in Cina (-15,7 per cento) e Giappone (-35,5 per cento).
L'analisi completa delle Esportazioni regionali .
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